Notizie Storiche
Il Castello di Casoli, austero e silenzioso, domina da secoli la valle dell’Aventino e le dolci colline d’Abruzzo. Le sue origini affondano nel Medioevo, in un tempo in cui la necessità di difesa e il controllo del territorio portarono alla costruzione di fortificazioni nei punti strategici dell’entroterra.
NOTIZIE STORICHE
Il complesso edilizio del Palazzo e della Torre è chiamato comunemente «Lu Castélle», in dialetto casolano, ed è il vanto della comunità. La Torre è più antica del Palazzo, la cui realizzazione è avvenuta per fasi nel corso dei secoli ad opera di alcuni proprietari. Questo il processo costruttivo nei secoli.
Prima fase
I Principi Orsini, il cui dominio sul feudo di Casoli ha interessato il corso del XIV e XV secolo, in pieno periodo Carolingio-Aragonese, realizzarono il primo assetto del Palazzo (Fig. 1) in continuità con la Torre «A» e con le stalle «B». Furono costruiti i corpi «C», a due piani, e «D», ad un piano. Il piano inferiore della zona «C» fungeva da scuderia, mentre il superiore aveva funzione residenziale. Il blocco «D» venne destinato a magazzino per la conservazione del grano ed altre derrate. Particolarmente interessante è l’architettura del livello seminterrato del corpo «C», che presenta volte a crociera di mattoni posti di coltello, poggianti su pilastri in laterizio dislocati sulle due pareti perimetrali più lunghe. Al vano si accede mediante un portale ogivato di pietra lavorata.
Seconda fase
Il 2 maggio 1642, la famiglia D’Acquino acquistò il Castello da Francesco Filomarino, principe di Rocca d’Aspide. I D’Acquino hanno avuto il merito, nei due secoli successivi, di eseguire interventi rilevanti al Palazzo, consistenti nell’ampliamento del preesistente, mediante la costruzione delle zone «E» ed «F» della Fig. 2. Il complesso edilizio assunse una forma architettonica chiusa, organizzata intorno alla corte interna con al centro la cisterna per la raccolta delle acque piovane. I D’Acquino apportarono anche modifiche al Corpo «D» del Palazzo con la costruzione di un seminterrato e la sopraelevazione di un piano. Nel cortile, tra il XVII e XVIII secolo, fu realizzata una rampa a gradoni (Fig. 3), sostenuta da quattro archi a tutto sesto digradanti, che funge ancora oggi da collegamento della corte con le sale dei piani superiori.
Terza fase
Nel 1868, la famiglia Masciantonio, per il tramite di Concetta Di Benedetto, figlia di Domenicantonio, che aveva sposato Raffaele Masciantonio, subentrò nel possesso del Castello. In questa fase avvenne il completamento definitivo volumetrico ed estetico del complesso edilizio (Figg. 4 e 5). Le zone «E» ed «F» furono trasformate in una elegante abitazione per la famiglia e la facciata principale subì un intervento importante, consistente nell’innalzamento del tetto mediante la posa in opera di capriate lignee su muretti perimetrali di nuova costruzione per portare la linea di gronda ad una quota più alta. Il coronamento del tetto fu abbellito da un elemento decorativo sporgente, costituito da mensole ad aggetto in mattoni, che reggono archetti acuti.
Quarta fase
Nel 1982 la famiglia Masciantonio ha venduto il Castello al Comune di Casoli che ha provveduto, a lotti, a lavori di ristrutturazione, ammodernamento, consolidamento ed eliminazione delle barriere architettoniche. L’Amministrazione comunale ha in corso la pianificazione funzionale degli interni.
The Castle of Casoli: History and Transformation Through the Centuries
The Castle of Casoli, austere and silent, has dominated the Aventino Valley and the gentle hills of Abruzzo for centuries. Its origins lie in the Middle Ages, at a time when the need for defense and territorial control led to the construction of fortifications in strategic inland locations.
The building complex of the Ducal Palace and the Tower is commonly referred to as “Lu Castélle” in the Casoli dialect and is the pride of the community. The Tower is older than the Palace, which was built in phases over the centuries by various owners. This was the construction process over the centuries.
First phase
The Orsini Princes, during the 14th and 15th centuries, built the first layout of the Palace (Fig. 1) in continuity with Tower "A" and the stables "B". Structures "C", with two floors, and "D", with one floor, were constructed. The lower level of area "C" and block "D" were used as storage rooms for grain and other foodstuffs, while the upper level of part "C" served residential purposes. Particularly noteworthy is the architecture of the basement level of block "C", which features brick cross vaults laid on edge, resting on brick pillars placed along the two longest perimeter walls. The room is accessed through a pointed stone archway.
Second phase
On May 2, 1642, the D’Acquino family purchased the Castle from Francesco Filomarino, Prince of Rocca d’Aspide. Over the following two centuries, the D’Acquino family made significant improvements to the Palace, expanding the existing structure through the construction of sections "E" and "F" (Fig. 2). The building complex took on a closed architectural form, organized around an inner courtyard with a central cistern for rainwater collection. The D’Acquino family also modified block "D" of the Palace by adding a basement and raising an additional floor. Between the 17th and 18th centuries, a stepped ramp (Fig. 3) was built in the courtyard, supported by four descending semicircular arches, which still today connects the courtyard to the rooms on the upper floors.
Third phase
In 1916, the Masciantonio family came into possession of the Castle through Concetta Di Benedetto, daughter of Domenicantonio, who had married Raffaele Masciantonio. During this phase, the building complex underwent final volumetric and aesthetic completion (Figs. 4 and 5). Sections "E" and "F" were transformed into an elegant residence for the family, and a major intervention was made on the main façade. This included raising the roof by installing wooden trusses on newly built perimeter walls, elevating the eaves line. The roofline was adorned with a projecting decorative element consisting of brick corbels supporting pointed arches.
Fourth phase
In 1982, the Masciantonio family sold the Castle to the Municipality of Casoli, which has since carried out restoration, modernization, consolidation, and accessibility improvements in stages. The municipal administration is currently working on the functional planning of the interiors.
Castello Ducale
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