Piazza Brigata Maiella

Piazza Brigata Maiella

L’intitolazione della piazza in onore della Brigata Maiella ci ricorda che essa nacque a Casoli.

Dallo studio della morfologia dello sviluppo urbano nei secoli si evince che la piazza è diventata il fulcro del paese, così come nell’Ottocento lo era stata Piazza del Popolo e nel Novecento Piazza Umberto I.

La risalita della formazione lungo l’Italia, i combattimenti fra le Marche e la Romagna, l’entrata a Bologna, il termine della marcia ad Asiago, lo scioglimento a Brisighella il 15 luglio 1945, i nomi dei morti e degli invalidi, la medaglia d’oro alla bandiera e le onorificenze attribuite ai suoi uomini, sono fatti storicamente riconosciuti.

Gli studiosi hanno esaltato le capacità politiche e militari del comandante della Brigata, Ettore Troilo, e i meriti del Maggiore Lionel Wigram per il riconoscimento ufficiale, da parte dei suoi recalcitranti superiori, del Gruppo della Maiella quale organizzazione combattente a fianco degli Alleati, prima al comando del V Corpo d’Armata inglese e poi sotto quello del II Corpo d’Armata polacco del mitico Generale Anders.

Il Gruppo della Maiella è stato un unicum nel panorama resistenziale italiano. La sua apartiticità e la sua fede repubblicana, insieme al fatto che la Brigata fu l’unica formazione a combattere al di fuori della regione in cui era nata, distinguono i maiellini dagli altri gruppi combattenti per la Libertà, rivestendoli di una patina storica di universale ideologia nazionale e di purezza morale, qualità delle quali altri schieramenti partigiani, di diverse matrici politiche, non sempre possono fregiarsi.

 

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Maiella Brigade Square UK Flag

The naming of the square in honor of the Maiella Brigade reminds us that it was born in Casoli. From the study of the morphology of urban development over the centuries, it is clear that the square has become the fulcrum of the town, just as Piazza del Popolo was in the nineteenth century and Piazza Umberto I in the twentieth century. The rise of the formation throughout Italy, the fighting between the Marche and Romagna, the entry into Bologna, the end of the march in Asiago, the dissolution in Brisighella on July 15, 1945, the names of the dead and disabled, the gold medal on the flag, and the honors attributed to its men are historically recognized facts. Scholars have woven together the political and military skills of the commander of the Brigade, Ettore Troilo, and the merits of Major Lionel Wigram, who secured official recognition—despite the resistance of his superiors—of the Maiella Group as an organization fighting alongside the Allies. First, it was under the command of the British V Army Corps, and later under the Polish II Army Corps led by the legendary General Anders. The Maiella Group was unique in the Italian Resistance movement. Its non-partisanship and republican ideals, together with the fact that the Brigade was the only formation to fight outside the region where it was founded, set the "piglets" apart from other groups fighting for freedom. These qualities have cloaked the Brigade in a historical patina of universal national ideology and moral purity—attributes that other partisan groups, of different political origins, cannot always claim.